Ernesto Pirovano pittore (1901-1972)

 

esposizionicatalogomonografiabiografiasegnalazionicontatti

Segnalazioni
miniatura   miniatura   miniatura

schede segnalazioni

 

Unione felice agli Uffizi di Firenze
Giovanna Giusti, Piero Pirovano, Antonio Natali e Giulio Pirovano (da sinistra) alla consegna del quadro
21 luglio 2009. Giulio e Piero Pirovano hanno donato agli Uffizi di Firenze il quadro Unione felice (1940).
L'autoritratto del pittore con la moglie Marina Laurenzi era stato scelto dalla Commissione artistica degli Uffizi tra i 7 proposti per la Galleria degli autoritratti (o Galleria Vasariana).
Il quadro sarà probabilmente presentato al pubblico dopo il completamento del progetto relativo alla Galleria degli autoritratti.
Il direttore del museo Antonio Natali e Giovanna Giusti (direttore dipartimento arte contemporanea) hanno espresso la propria soddisfazione per l'acquisizione di questa opera.

Ernesto Pirovano nel 1924-25 si trovava in Firenze svolgendo ivi il servizio militare come infermiere. Ambrogio Maria Antonini in un suo vivido testo, scritto in occasione della prima mostra postuma (1975), ricordava:
Nella prestigiosa Firenze io ed Ernesto ci trovammo spontaneamente uniti in una amicizia che era destinata a non avere più fine. Sotto la dura divisa del soldato aveva scelto l'infermeria, per esprimere tangibilmente l'alito del suo amore per il prossimo di sincera espressione evangelica, nella spinta di essere utile, nell'orgoglio di essere qualche volta anche necessario. Ma non tralasciava il pennello. In una cameretta del Borgo Santo Spirito dipingeva una pala dedicata al grande Dottore della Chiesa Agostino, ed io infilavo i paramenti e mettevo la mitra per fargli da modello. [...] Nel mondo inifinitamente forte e soave dei colli fiorentini Ernesto Pirovano trovava la ragione della sua pittura e per fermare un tramonto tra i pioppi dell'Arno oltre porta San Niccolò, scontava la passione con giorni e giorni di consegna, che poi riusciva a ridurre cedendo i prodotti all'ufficiale superiore responsabile. Ogni quadro era un entusiasmo poetico, una espressione filosofica concreta, tangibile niente affatto cervellotica o sottintesa; con in tasca il permesso termine spettacolo teatrale su un sentiero di Porta San Giorgio, concitatamente dipingeva due cipressi nella notte lucida, fermando tre stelle del firmamento, ed io gli tenevo la cassetta e la lampada, collaborando così al suo intento spronato da una feconda raffinatezza spirituale ...
Quanti quadri Ernesto Pirovano dipinse in Firenze in quegli anni? Non lo sappiamo. Ma Antonini nel suo testo ricorda di tenere alle proprie spalle il quadro Prime ed ultime ore. Alcune vecchiette si recano a pregare all'alba nella chiesa di Bellosguardo: dopo la morte dell'avvocato Antonini questo quadro è andato disperso. E a noi piacerebbe ritrovarlo, come ci piacerebbe ritrovare gli altri quadri dipinti in Firenze in quegli anni.